PREFILATELIA A FIUME (Parte II): da Maria Teresa a Napoleone.

01/11/2019 EMOROSO OLIVIERO Emissioni

In memoria di Francesco Carlotto

Prosegue la pubblicazione di questa sintetica opera sulla prefilatelia della città di Fiume. Essa, pur arricchita di notizie tratte da diverse fonti e dall’osservazione di materiale da me reperito, è basata in gran parte sull’ampio lavoro dello studioso Francesco Carlotto, scomparso nel 2012.

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In seguito al conflitto con l’Impero Ottomano, intrapreso da Giuseppe II nel 1783, la posta degli Stati Ereditari, c.d. posta di Vienna da cui dipendevano i traffici dell’ Europa centrale con Costantinopoli e l’oriente, dovette interrompere i collegamenti.

Si delinearono ben presto tre possibili alternative: la Posta Veneta di Costantinopoli, gestita non più dai cursores, ma direttamente dal Governo della Repubblica, quella di Francia, che trattava anche la valigia per Vienna e la Posta Napoletana (v. immagine II15).

La prima operava bimensilmente nei due sensi su un lungo percorso terrestre da Costantinopoli a Zara, traversata in battello ad Ancona e quindi, ancora via terra, a Venezia. La seconda, che aveva in carico la Valigia per Vienna, faceva giungere il corriere dall’Ambasciata di Costantinopoli fino a Ragusa.

Da qui la posta veniva trasferita su un’imbarcazione veloce sino a Fiume e quindi indirizzata a destino, verosimilmente tramite Tieste. Anche la Posta Napoletana, infine, operante sul tragitto Cospoli, Salonnicco, Ragusa, Barletta, Napoli, istituì una Valigia per l’Europa centrale che da Ragusa seguiva il medessimo tragitto via mare per  Fiume.

Di questi passaggi nel porto di Fiume non si rileva traccia sulle corrispondenze, mentre è conosciuto il V. TRIEST in transito.

All’epoca era Mastro Cesareo di posta Pietro Henry, il quale continuava l’esercizio della propria funzione sotto il controllo statale, ma, sulla base dell’autonomia derivantegli dal fatto che la città era Corpus separatum, perseverava nel blando rispetto delle disposizioni nel trattare la ancora modesta quantità della posta cittadina.

Il Mastro Generale delle Poste degli Stati Ereditari Venceslao von Paar, aveva, infatti, più volte ribadito l’obbligo del timbro di provenienza ed anche disposto la realizzazione in proprio, di un secondo timbro datario avente giorno e mese (non l’anno) da apporre in arrivo. Ciò nonostante l’uso dei timbri era del tutto sporadico.

Nel 1776 entrò in vigore la Tariffa ufficiale con manifesto per tutti gli stati ereditari; essa diversificava i porti, da pagarsi in misura eguale alla levata ed alla consegna, in base a scaglioni di peso e distanza.
Giuseppe II, succeduto alla madre M. Teresa, diede il via nel 1783 alla Riforma postale, liberandosi dei von Paar e decentrando diverse competenze, creando così i presupposti per la creazione delle Direzioni Postali a livello provinciale.

Nella regione croatica vennero istituite due Province postali: Osiek per la Slavonia e Varasdin per la Croazia civile. Fiume venne posta alle dipendenze di quest’ultima.

Le tariffe vennero ritoccate in base a tre elementi: spazio, peso e percorso, riferito alla semplice distinzione tra estero ed interno. Per mezzo lotto (di peso) la tariffa passò da 4 a 6 carantani per il primo porto interno.

Venne previsto anche uno standard delle distanze tra uffici postali (16 km.) e delle strutture. Così vennero attrezzate di poste la via Fiume – Trieste (poste a Lippa e Matteria  e la Fiume – Lubiana (Lippa e Adelsberg (Postumia).

Quanto alla rete postale e delle comunicazioni, a partire dalla metà del secolo fu in continuo divenire (v. immagini II16 e II17). Carrozzabili erano soltanto la Vienna  - Trieste  e la Lubiana Karlovac.

Tuttavia, nel 1756 venne avviata la posta con cavalli sulla Karlovac – Lubiana e l’anno dopo venne costruito un primo tratto della via Fiume – Pola.

La principale vie di comunicazione per Fiume, restavano, tuttavia, la direttrice per Trieste, percorsa quotidianamente da un pedone e settimanalmente con posta-cavalli, nonché quella verso Vienna, attraverso il collegamento con Adelsberg (Postumia).

Nel 1785 venne inaugurato sperimentalmente, ma rimase attivo un solo  anno, un servizio di carrozza postale da Fiume a Trieste.

Dopo l’avvenuta incorporazione della città nel Regno d’Ungheria, seppure come Corpus Separatum, e la promozione a sede del Governatorato del Litorale ungherese, alle amministrazioni centrali sembrò, forse prioritario rinsaldare le comunicazioni con i territori croati ed ungheresi, in particolare lungo la preesistente strada Carolina, che si snodava sino a Karlovac, da dove si poteva raggiungere sia Zagabria, sia Gospic e la Croazia militare.

Ciò nonostante, nel 1788, scoppiato il conflitto austro – ottomano, venne istituito, ancorché provvisoriamente un servizio passeggeri quotidiano Fiume – Vienna, con carrozza postale. Esso, verosimilmente trasportava il dispaccio trans-ottomano da Fiume a Vienna.

Nell’ultimo quarto del secolo, vennero migliorate sensibilmente anche le comunicazioni costiere a sud di Fiume: venne completata la strada Giuseppina e Segna divenne una stazione di posta.
A quegli anni (1776) risalgono le prime lettere con denaro o con assegno postale.

Dal 1.11.1789, poi, venne di fatto introdotta la c.d. lettera “franca” consentendo il pagamento in un’unica soluzione alla partenza. Parallelamente, però il mastro postale si sentiva deresponsabilizzato da ogni ulteriore obbligo burocratico ritenendo venuto meno l’obbligo della timbratura.

Il timbro “V: FIUME” scomparve, quindi, del tutto, ricomparendo solo occasionalmente nell’ultimo decennio del secolo e nel primo periodo post-napoleonico.

Il 1.8.1794 venne inaugurata la diligenza postale tra Fiume e Trieste, via Lipa e Matteria, con frequenza settimanale. Pochi anni dopo, nel 1799, i diritti di posta furono acquistati dai Dani, che si sostituirono agli Henry.

Va, infine, ricordato che non si conoscono corrispondenze disinfettate a Fiume. Lungo la via di terra per Costantinopoli, quando fu in funzione, provvedeva la stazione contumaciale di Semlin; la posta pervenuta via mare veniva, invece, appoggiata su altri centri, in particolare Trieste. I lazzaretti locali, ancorché abilitati,  continuarono a trattare merci ed equipaggi.

Qualche ulteriore novità legata ai primi anni del nuovo secolo in materia di tariffe. La sovrana Risoluzione del 1803 divide le lettere in estere, per le quali è previsto un porto di 16 carantani, in luogo dei 12 precedenti  ed interne, il cui porto passa da 6 ad 8 carantani. Sono interne anche le lettere dagli Stati Ereditari, inclusa, quindi, Fiume, all’Impero e viceversa.

Quanto alla provenienza si precisa che nell’angolo in alto a sinistra il mittente è tenuto a scrivere il nome dell’ufficio postale di spedizione.
La fine del secolo e l’inizio del nuovo, videro la fine della gloriosa Repubblica di Venezia e la penetrazione delle nuove idee, che di poco precedeva l’irresistibile avanzata degli eserciti di Napoleone Buonaparte (v. immagini II18 e II19).

Nel breve periodo in cui occuparono Venezia i francesi imposero l’eliminazione del leone di San Marco dal timbro precedentemente in uso. Il leone venne scalpellato ed il timbro, così trasformato restò in uso anche quando la pace di Campoformio consegnò il Veneto agli austriaci e sino all’annessione della città al Regno d’Italia nel 1805 (vedi immagine II20).

Fiume fu occupata per tre volte dagli eserciti francesi.

La prima, dal 23 marzo al 23 maggio 1797, in occasione della guerra contro la prima coalizione antifrancese, risoltasi con gli accordi di Leoben e la pace di Campoformio. In questa occasione, l’Austria, nonostante i sacrifici che le vennero imposti, riuscì ad ottenere il Veneto ed a mantenere i suoi domini su Fiume, Trieste, Carniola, Istria e Dalmazia.

La seconda volta, sempre per un breve periodo, verso la fine del 1805, durante la guerra di Napoleone, ormai divenuto imperatore contro la terza coalizione, risoltasi con la pace di Presburgo, nella quale l’Austria poté mantenere lo sbocco al mare con i porti di Fiume e Trieste, ma dovette rinunciare al Veneto ed a buona parte dell’Istria e della Dalmazia, annessi al Regno d’Italia.

La terza occupazione, avvenuta  il 28 maggio 1809, durò per circa 5 anni, a seguito della pace di Schonbrunn e la formazione delle Province illiriche, annesse all’Impero francese.

In questo periodo travagliato la posta conobbe una contrazione dei traffici, effetto immediato delle difficoltà causate dallo stato di guerra ed anche un preoccupante fenomeno di banditismo che rese insicuri diversi percorsi, specialmente nella regione croato – ungherese.

Il fenomeno venne combattuto sia dagli austriaci, sia dai francesi, prevedendo scorte militari ai trasporti, con la creazione delle c.d. vie armate.

Il 18 luglio 1800, riaperta la posta di Cospoli dall’oriente, venne sospesa la spedizione di denaro verso l’Ungheria e la Turchia e si stabilì anche che tutta la posta venisse controllata dalla censura di Vienna.

Altro fenomeno sino ad allora sconosciuto fu, dunque, quello della censura, teso ad ostacolare, innanzitutto, la penetrazione delle nuove idee, che in Francia avevano portato molti nobili sulla ghigliottina e che pertanto parevano atte a sovvertire l’ordine costituito e non meno pericolose dell’avanzare del nemico.

Francesco I instaurò una sorta di regime poliziesco ed il 10 maggio 1809 introdusse  ufficialmente la censura delle lettere della posta di Fiume.

Venne anche disposta la “fermata” di tutto il traffico sulle strade controllate dai francesi.

Tuttò ciò comportò, evidentemente un forte aumento dei costi, di modo che le tariffe, già aumentate di un terzo, lievitarono nel 1807 ed ancora nel 1808. Esse vennero rapportate anche al valore trasportato.

Nonostante le difficoltà belliche, tuttavia, nei primi anni del secolo vennero aperti nuovi tracciati. Nel 1801 venne istituita la stazione di Obrovazzo, dove perveniva la posta di Zara, collegata con Fiume e con Carlovac. Tra il 1803 ed il 1809 venne altresì costruita la strada Ludovicea, più a nord della Carolina, sul percorso Fiume – Carlovac. L’apertura del tratto Zagabria – Osiek – Semlin consentì, inoltre a Fiume di innestarsi tramite la Ludovicea o la Carolina  sul percorso Vienna – Semlin – Costantinopoli.

Nel 1803 venne iniziato il corso Gratz – Varasdin – Zagabria – Karlovac con veloci carrozze postali, che aveva luogo ogni quattro giorni, istituito, verosimilmente in previsione del conflitto con i francesi, mentre l’anno dopo venne aperto e successivamente attrezzato con stazioni, il tronco Fiume – Segna per la posta – cavalli (v. immagine II21).