Tra le piccole varietà di riporto dell’emissione provvisoria di Fiume, realizzata sovrastampando i francobolli ungheresi, va ricordato un piccolo difetto della U di FIUME, che, a causa di una minuscola rottura del carattere di stampa, presenta la stanghetta destra incompleta in alto.
E’ un difetto abbastanza frequente, ma interessante, in quanto è stato a lungo esaminato per stabilire se è possibile la ricostruzione della tavola di 100 esemplari con conseguente plattaggio dei singoli esemplari.
Serve precisare subito che il plattaggio, ovvero la ricostruzione delle posizioni dei singoli pezzi sulla tavola, è risultata impossibile.
In occasione delle frequenti, necessarie operazioni di pulizia, infatti, zone più o meno ampie della composizione cadevano e dovevano essere ricomposte, di modo che, spesso, la posizione dei singoli caratteri poteva mutare.
Di conseguenza la “U” corta è rinvenibile in posizione mutevole: 29, 60, 88 o 89 del foglio di 100.
La varietà è nota pressoché su tutti i valori, sia della I^, sia della II^ tiratura.
Seguono immagini con diversi esempi (immagini 01 - 08).
Il collezionista moderno, abituato alle più strane varietà eventualmente “sfuggite” ai controlli, finisce per chiedersi il perché di tante varietà diverse dell’emissione provvisoria di Fiume e se esse siano nate normalmente nel corso della stampa oppure prodotte in un clima di forte passione filatelica.
Non si creda che le stesse siano da riferire a speculazione filatelica.
Non si può negare che nella fase finale della stampa l’appaltatore, la stamperia Kirchhofer, abbia agito piuttosto disinvoltamente, ma la causa delle varietà va piuttosto ricercata nelle modeste dotazioni tecniche locali, quelle dellla Kirchhofer stessa e della ditta subappaltatrice Wadasz & Caravanic.
Va anche considerato che, differentemente da quanto avverrebbe oggi, il materiale mal riuscito non poteva essere scartato e doveva essere consegnato alle Poste per la vendita.
Diversamente, l’appaltatore avrebbe rimesso di tasca sua l’importo dei francobolli ungheresi da sovrastampare, già contabilizzati all’atto della consegna.
Questo vale certamente per le prime due tirature dell’emissione e gran parte della terza, finché durò il rispetto delle regole stabilite dalla Posta per lo scambio dei francobolli ungheresi con quelli sovrastampati.
Non si può negare che nella fase finale della stampa l’appaltatore, la stamperia Kirchhofer, abbia agito piuttosto disinvoltamente; allora qualche speculazione probabilmente si verificò, ma resta il fatto che nella stragrande maggioranza le varietà fiumane non vennero artefatte.
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