Quando la collezione dei francobolli di Fiume raggiunse il suo apice, all’inizio degli anni ’20, ben pochi si curavano dei relativi annullamenti.
Ciò non significa che manchi una trattazione dell’argomento già all’epoca. Leopold Kronik, ad esempio, testimone diretto, fece larghi riferimenti agli annullamenti fiumani allo scopo di aiutare a distinguere i francobolli con annullo originale da quelli timbrati di favore. Altri autori, successivamente, effettuarono studi importanti, tra questi gli inglesi Roy A. Dehn e John F. Gilbert e l’italiano Francesco Carlotto, per non parlare di quella che potremmo definire la “miniera” della rivista “Fil-Italia”.
Pochissime, comunque, restano le informazioni sull’ufficio e gli annullamenti di Fiume 4/Giardino. Kronik, ad esempio, omette di menzionarlo tra quelli in attività tra dicembre 1918 ed aprile 1919, mentre qualche autore ne mette in dubbio l’apertura, immaginando che esso fosse destinato a lavorazioni interne, senza contatti con il pubblico.
Da questi autori apprendiamo che doveva trattarsi di una piccola agenzia, aperta nel 1902, dalla vita discontinua. Inizialmente essa ebbe in dotazione il doppio cerchio ungherese con corona di S. Stefano e sigla, ossia con grande cifra indicante il numero dell’ufficio. Era di formato leggermente maggiore rispetto agli altri timbri: diametro mm. 31, contro i normali 28 – 29 mm. e con datario semplificato: anno, mese e giorno (figure 1 e 2). Secondo il parere unanime dei citati autori non trattava le lettere.
Le uniche immagini, peraltro riproduzioni disegnate sommariamente, verosimilmente riprese da esemplari non molto ben impressi, le ritroviamo sulle pubblicazioni dei due autori inglesi.
Sull’argomento, tuttavia, è possibile aggiungere qualche considerazione supplementare. In primo luogo il nome, derivante dal Giardino pubblico presso il quale era ubicato. Il giardino si trovava nel punto in cui la strada proveniente da Cantrida si abbassava per immettersi nel Corsi a Deàk, che, dopo l’allontanamento degli ungheresi, prese il nome di viale XVII Novembre.
Era una zona piuttosto importante, vicina al centro; a pochi passi sorgeva l’Accademia Militare, non distante la raffineria, nell’area industriale verso il mare e poco più avanti, all’interno, la Manifattura Tabacchi. Era vicina, però, anche la stazione ferroviaria, dove funzionava un altro ufficio postale, quello di Fiume 2/Stazione, un ufficio di maggiore importanza e con più addetti, su cui gravitavano le attività portuali.
Non c’è da meravigliarsi che il pubblico preferisse l’Ufficio di Fiume 2, meglio attrezzato e servito, alla minuscola agenzia di Fiume 4.
Questa semplice circostanza spiega la rarità delle corrispondenze, estremamente difficili da reperire, al pari, però, di qualche altro ufficio minore.
Dal 1907, secondo quanto riferisce Roy A. Dehn, l’Ufficio ricevette in dotazione un nuovo timbro di formato appena inferiore, 29 mm. Il datario risulta più complesso, comprendendo anche la lettera N di “nappal”, giorno o E di “éjjel”, notte oltre ad un numero. Combinati, essi servono ad indicare l’orario del turno d’utilizzo (figure 3 e 4).
Di questo annullo non esistevano riproduzioni sino a qualche anno fa. Nell’era di internet e delle aste on line, tuttavia, questa lacuna ha potuto essere colmata e dopo anni di ricerche, durante i quali ho fatto incetta di tutto quanto comparso sul mercato, sono oggi in grado di esibire alcuni esempi davvero rari .
Resta così dimostrato come fosse erronea la tesi di quegli autori che ritenevano che Fiume 4/Giardino non fosse abilitato a trattare le corrispondenze e non avesse rapporti con il pubblico. Al contrario, poteva spedire corrispondenze, incluse quelle raccomandate e disponeva di propri talloncini di raccomandazione, come si evince chiaramente dalle immagini (figure 3, 4 e 5).
In verità non è affatto certa neppure l’asserita discontinuità del servizio di questo ufficio. Esso fu, infatti, attivo nel novembre 1919, nel periodo in cui i servizi postali erano quasi paralizzati a causa delle tensioni fra Croati ed Italiani sulla futura attribuzione della città (figura 6) ed anche nel febbraio 1919 (figure 7 ed 8), nel mezzo dell’occupazione interalleata.
Il timbro in uso è sempre quello introdotto nel 1907 (immagini da 6 ad 8), ma potrebbe essere stato modificato qualche mese dopo.
Ho ancora allo studio, infatti, un ulteriore annullo rinvenuto su francobollo annullato il 31 luglio 1919 con bollo dotato di corona ungherese, ma con datario modificato all’italiana: ora, lettera, giorno mese anno (figura 9).
Se l’annullo, come credo, è originale, è dimostrata l’apertura dell’ufficio durante l’intero periodo interalleato.