I francobolli di Fiume furono in gran parte falsificati già all'epoca allo scopo di soddisfare la forte richiesta collezionistica. Tutti, infatti, anche i non collezionisti, volevano avere un ricordo dei momenti in cui pareva imminente l'unione all'Italia della città irredenta; molti, inoltre, desideravano completare le proprie collezioni anche con i pezzi più rari. Per contro, la produzione originale era limitata; da qui la tentazione per gli addetti ai lavori di realizzare materiale filatelico anche all'insaputa delle poste o, fatto assai grave, l'attivismo di numerosi falsari.

Oggi, tuttavia, gran parte della cospicua produzione dei falsari, è ormai nota e classificata ed anche facilmente identificabile: sul mio libro “Fiume 1918 – 1924. I Servizi postali e la filatelia tra vicende storiche e vita di tutti i giorni” è possibile confrontare nitide immagini ingrandite che consentono di fare una prima importante scrematura del materiale filatelico; solo per alcune specifiche emissioni e per i pezzi più importanti, non diversamente dagli altri settori filatelici, è necessario ricorrere a perizia.

Comunque, nella previsione che i più non abbiano tempo o voglia per effettuare approfondimenti con la conseguente necessità di verificare e peritare la genuinità di molto del materiale in circolazione, affidandosi tout court al perito, ho ritenuto di assicurare prezzi estremamente contenuti.

Tra i primi, inoltre, ho deciso di declinare eventuali inviti a periziare tutti i settori filatelici: non perché non sia in grado di valutare un francobollo repubblicano od un annullo di regno, ma in quanto non credo nella "tuttologia" e preferisco limitare i miei interventi al settore filatelico in cui sono realmente specializzato: Fiume.